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Il nuovo accordo per la medicina generale

Come rispondere alle richieste di salute dei cittadini e come garantire la sostenibilità del SSN? Una soluzione è valorizzare il ruolo del medico di medicina generale. È questo il nodo centrale che ha guidato la trattativa per il rinnovo della convenzione di medicina generale, giunta alla firma. Scopri di più nell’articolo.

Dopo mesi di trattative, il 29 marzo 2018, è stato siglato tra la SISAC (Struttura Interregionale Sanitari Convenzionati) e le Organizzazioni Sindacali rappresentative a livello nazionale (Fimmg, Snami, Cisl Medici, Fp Cgil Medici, Simet, Sumai), il nuovo Accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di Medicina generale.

I punti chiave possono essere così riassunti:

  • velocizzazione dell’accesso alla professione dei giovani medici e indirizzi per accordi regionali che abbiano come obiettivo un aumento dell’intensità assistenziale;
  • riconoscimento del ruolo centrale del medico di famiglia nella gestione del paziente cronico e quello attivo nelle vaccinazioni e partecipazione al governo delle liste d’attesa;
  • tutela per le donne in gravidanza, l’astensione obbligatoria per la gravidanza non determinerà riduzione del punteggio per la formazione della graduatoria per i conseguenti periodi di sospensione dall’attività convenzionale;
  • necessità che le attività di continuità assistenziale vengano svolte in sedi idonee, munite ad esempio di telecamere o meccanismi di allarme personali da parte del medico, a garantire la sicurezza;
  • inserimento della diagnostica di primo livello per evitare accessi impropri al Pronto soccorso;
  • definizione di indicatori di performance e di risultato su obiettivi di salute;
  • valorizzazione del ruolo del medico di famiglia nella gestione del paziente cronico, nelle vaccinazioni e nella gestione delle liste d’attesa.